domenica 16 febbraio 2020

PASSEGGIATA AL GIARDINO DELLA MINERVA


La passeggiata guidata al Giardino della Minerva di sabato 25 aprile, inizierà alle ore 16,30 con raduno davanti all’hotel Salerno . Da qui inizierà la passeggiata, attraverso il centro storico, in direzione Giardino della Minerva accompagnati da una esperta guida volontaria dell’Associazione Erchemperto. Il tragitto non presenta difficoltà, tranne che nell’ultima parte, in salita con delle scale, che può essere superata con l’uso di un ascensore. Il costo del biglietto di ingresso è di € 3,00, da versare sul posto alla Fondazione Giardino della Minerva, ente privato.


Il Giardino della Minerva  di Renato de Feo(*)
Il Giardino della Minerva è situato nella parte alta del centro storico di Salerno denominata, nel periodo medievale, “Plaium Montis” ed è costituito attualmente da cinque terrazzamenti. Il terreno in cui è posto il giardino fin dal  XII secolo era di proprietà della famiglia Silvatico ed uno dei componenti la famiglia, Matteo (1285-1342), ha l'idea di realizzare un orto botanico di erbe medicamentali a scopo didattico. Nella sua opera principale, Opus pandectarum medicinae, tra l'altro ci dice: “ed io ho una colocasia, a Salerno, nel mio giardino, presso una fonte cospicua” ed è proprio partendo da questi due elementi che impianta un giardino dei semplici da destinare all'insegnamento per gli studenti della Scuola Medica Salernitana all'epoca ancora molto attiva. 
In origine il giardino accoglieva circa 2000 piantine provenienti da tutto il Mediterraneo, che riuscivano ad attecchire grazie al particolare microclima del luogo e, nella citata opera  Opus pandectarum medicinae che può essere considerata una sorta di enciclopedia ante litteram, vengono catalogate, per tipologia e per potere curativo, in quattro lingue: latino, greco, arabo ed ebraico. Infatti, all'epoca, a Salerno, convivevano e cooperavano queste quattro culture.
Matteo Silvatico, dopo l'avvento degli Angioini, che prendono il potere a Napoli dopo aver sconfitto gli Svevi, diviene medico personale di Roberto D'Angiò  e presso la sua corte conosce Giovanni Boccaccio che gli dedica una novella del Decamerone (la decima della quarta giornata).
Il Giardino della Minerva va, in conclusione, considerato il primo orto botanico di piante medicamentali a scopo didattico d'Europa. Purtroppo, a differenza di altri orti botanici della stessa specie (Pisa e Padova), non era legato ad una struttura universitaria vera e propria per cui è andato man mano perdendo di importanza anche in considerazione del fatto che Salerno, sempre filo sveva, con l'avvento degli angioini perde sempre più di importanza e di centralità.




 (*) Renato De Feo, ingegnere in pensione, è un appassionato della storia civica di Salerno e con l’Associazione culturale Erchemperto, organizza visite al centro storico e ai monumenti più importanti della città.

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