La passeggiata guidata al Giardino della Minerva di sabato 25 aprile,
inizierà alle ore 16,30 con raduno davanti all’hotel Salerno . Da qui inizierà
la passeggiata, attraverso il centro storico, in direzione Giardino della
Minerva accompagnati da una esperta guida volontaria dell’Associazione
Erchemperto. Il tragitto non presenta difficoltà, tranne che nell’ultima parte, in salita con delle scale, che può essere superata con l’uso di un ascensore.
Il costo del biglietto di ingresso è di € 3,00, da versare sul posto alla
Fondazione Giardino della Minerva, ente privato.
Il Giardino della Minerva di Renato de Feo(*)
Il
Giardino della Minerva è situato nella parte alta del centro storico di Salerno
denominata, nel periodo medievale, “Plaium Montis” ed è costituito
attualmente da cinque terrazzamenti. Il terreno in cui è posto il giardino fin dal XII secolo era di proprietà della famiglia
Silvatico ed uno dei componenti la famiglia, Matteo (1285-1342), ha l'idea di
realizzare un orto botanico di erbe medicamentali a scopo didattico. Nella sua
opera principale, Opus pandectarum medicinae, tra l'altro ci dice: “ed
io ho una colocasia, a Salerno, nel mio giardino, presso una fonte cospicua” ed
è proprio partendo da questi due elementi che impianta un giardino dei semplici
da destinare all'insegnamento per gli studenti della Scuola Medica Salernitana
all'epoca ancora molto attiva.
In origine il giardino accoglieva circa 2000
piantine provenienti da tutto il Mediterraneo, che riuscivano ad attecchire
grazie al particolare microclima del luogo e, nella citata opera Opus pandectarum medicinae che può essere
considerata una sorta di enciclopedia ante litteram, vengono catalogate,
per tipologia e per potere curativo, in quattro lingue: latino, greco, arabo ed
ebraico. Infatti, all'epoca, a Salerno, convivevano e cooperavano queste
quattro culture.
Matteo
Silvatico, dopo l'avvento degli Angioini, che prendono il potere a Napoli dopo
aver sconfitto gli Svevi, diviene medico personale di Roberto D'Angiò e presso la sua corte conosce Giovanni
Boccaccio che gli dedica una novella del Decamerone (la decima della quarta
giornata).
Il
Giardino della Minerva va, in conclusione, considerato il primo orto botanico
di piante medicamentali a scopo didattico d'Europa. Purtroppo, a differenza di
altri orti botanici della stessa specie (Pisa e Padova), non era legato ad una
struttura universitaria vera e propria per cui è andato man mano perdendo di
importanza anche in considerazione del fatto che Salerno, sempre filo sveva,
con l'avvento degli angioini perde sempre più di importanza e di centralità.
(*) Renato De Feo,
ingegnere in pensione, è un appassionato della storia civica di Salerno e con l’Associazione
culturale Erchemperto, organizza visite al centro storico e ai monumenti più
importanti della città.
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